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La parola cunzato, in dialetto siculo, vuol dire condito: infatti, è quello che veniva chiamato pane della disgrazia, perché lo si preparava quando non c’era disponibilità economica per acquistare il cibo, in quanto pomodoro e formaggio erano prodotti in casa, erano quindi facili da reperire mentre, se si aveva fortuna e si aveva a disposizione qualche acciughina o due sarde sott’olio, si poteva aggiungere anche un sapore deciso.
Il pane veniva insaporito con origano e l’olio di una sardina, per poi essere riscaldato in forno. Questa ricetta non si è modificata nel tempo ed è rimasta la stessa.
Il modo di preparare il pane cunzato varia a seconda della zona di provenienza: Milazzo, Vulcano, Palermo, Scopello.
Pane Cunzatu significa estate e pranzi al mare. Spesso lo si prepara prima di andare a mare per poi gustarlo a mezzogiorno.
Ma come si prepara il pane cunzato?
Se vuoi farlo a casa tua, armati di:
- 500 gr Pane casereccio a filone
- 6 Pomodori maturi
- 250 gr Primosale siciliano
- 150 gr Acciughe sott’olio
- Olio extravergine d’oliva q.b.
- Sale, pepe ed origano q.b.
Se le acciughe non dovessero piacerti, non usarle. Anticamente, chi aveva la fortuna di avere sarde o acciughe in casa, con buona probabilità era un pescatore.
Hai preso tutto? Bene, si può iniziare! Devi lavare pomodori e privarli anche dei semi, poi affettali finemente; a questo punto è la volta del formaggio Primosale: è lui, adesso, che va tagliato a fette sottili; nel frattempo devi scaldare il pane nel forno per alcuni minuti e poi tagliarlo a metà.
Il pane dev’essere caldo e croccantino; una volta aperto, condiscilo con origano, sale, pepe e abbondante olio extravergine d’oliva e, fatto ciò, adagiaci sopra i pomodori e le fettine di formaggio. Distribuisci sopra i filetti di acciughe sgocciolati, se le acciughe vi piacciono, ovviamente.
Adesso è fatta, il pane è pronto! Taglia il filone in tranci e servi il pane “cunzatu” ancora caldo.
Buon appetito!