Colapesce e Dimartino tornano a Sanremo dopo il grande successo ottenuto due anni fa con Musica leggerissima. La cosa sorprendente è che sembrano aver mantenuto il loro look da “sono qui per caso” senza particolare attenzione all’immagine ma sempre concentrati a produrre pezzi di qualità.
Fonte foto: metronewa.it
Chi sono Colapesce e Dimartino
Lorenzo Urciullo, nome d’arte Colapesce, e Antonio Dimartino hanno deciso di unire i loro percorsi musicali nel 2020 pubblicando l’album I Mortali. Nel 2021 si sono presentati a Sanremo con un’aria da “che ci facciamo qua?” con Musica leggerissima che ha subito conquistato un onorevole quarto posto. Davanti a loro i Måneskin, Fedez ed Elisa ed Ermal Meta. La loro canzone si è aggiudicata, inoltre, il premio della Sala Stampa Radio TV-Web Lucio Dalla ed è diventata uno dei tormentoni dell’estate 2021. Lorenzo e Antonio, entrambi siciliani, sono considerati tra i più importanti cantautori dell’ultimo decennio. Sono, inoltre autori di testi per interpreti quali Emma, Luca Carboni, Malika Ayane, Guè Pequeno, Irene Grandi, Arisa, Gaia.
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Splash
Ma veniamo al brano che propongono per Sanremo 2023. Il testo parla di aspettative, di quelle aspettative che tutti noi abbiamo nei confronti di noi stessi, degli altri e della vita in generale. A volte carichiamo troppo di aspettative persone e situazioni e questo ci impedisce di godere della vita che stiamo vivendo. Sostengono gli autori che, forse, lo facciamo proprio per non vivere, davvero e fino in fondo, la nostra vita. Anche in questo testo gli autori vogliono comunicare una loro personale visione della vita e per farlo hanno speso molto del loro tempo per riflettere su quali cose dire e sul come dirle. Ci hanno tenuto a precisare, insomma, che non si tratta di una canzone nata per caso in cinque minuti.
Fonte foto: simplyradio.it
“Sanremo”, dice Colapesce, “rappresenta per noi il ricordo di serate trascorse in famiglia davanti alla televisione ma è stato anche scoperta di nuovi artisti ai quali oggi ancora ci ispiriamo”.
Splash non sarà una Musica leggerissima 2 perché “diventare la copia di sé stessi è imbarazzante”. A Sanremo Colapesce e Dimartino vanno per riattualizzare la musica dei cantautori ma senza voler sembrare il De Gregori degli anni ’70, anzi mantenendo il loro background realmente e fieramente indie. Ma andiamo a vedere il testo:
Fonte foto: palermotoday.it
Prima strofa
Campi sconfinati
Che si arrendono alla sera
Qualche finestra accesa
Mentre il vento arpeggia
Una ringhiera
Tu vivresti qui per sempre
Dici che dovrei staccare
Un po’ la mente
Ma io
Ma io lavoro per non stare con te
Preferisco il rumore delle metro affollate
A quello del mare
Ma che mare ma che mare
Meglio soli su una nave
Per non sentire il peso delle aspettative
Travolti dall’ immensità del blu
Splash
Questa prima strofa mi fa pensare ad una coppia in vacanza. Una coppia formata da due persone che vivono vite parallele. Lui guarda dalla finestra ascoltando il suono del vento che arpeggia una ringhiera (immagine bellissima questa del rumore che fa il vento) e vorrebbe essere altrove, anche a lavorare pur di non essere lì con lei. Lei che invece vorrebbe vivere sempre in quel luogo.
Fonte foto: gazzettadelsud.it
Seconda strofa
Vorrei svegliarmi più tardi al mattino
Cambiare vita baciarti nel grano
In sudamerica
Ma l’entusiasmo poi se ne va
Questa sera mi nascondo
Mentre i miei pensieri
Vanno per il mondo
Ma io
Ma io lavoro per non stare con te
Preferisco il rumore delle metro affollate
A quello del mare
Ma che mare ma che mare
Meglio soli su una nave
Per non sentire il peso delle aspettative
Travolti dall’ immensità del blu
Splash
In questa momento in lui torna il desiderio di ritrovare la perduta passione con lei, e la voglia di godersi un po’ la vita. Ma ecco subito il pensiero delle aspettative di cui si sente caricato e questo basta a spegnere in lui anche la capacità di sognare una vita più a misura d’uomo e di coppia.
Fonte foto: larepubblica.it
Terza strofa
Sorrido alle Seychelles
Mi annoio a Panama
La vita è un baccarat
Balliamo vieni qua
Perdonami
Non ci capisco mai
Mi dici lascia stare
Sono qua
Ma io, io
Ma io lavoro per non stare con te
Preferisco il rumore dei cantieri infiniti
A quello del mare
Ma che mare ma che mare
Come stronzi galleggiare
Per non sentire il peso delle
Aspettative
Vado via senza te
Mi tuffo nell’immensità del blu
Splash
Questo uomo è decisamente combattuto tra la voglia di lasciarsi andare, di ballare di stare in luoghi esotici e il privarsi di tutto per soddisfare tutte le aspettative che si sente addosso. Lo splash che finisce ogni strofa è un tuffo liberatorio tra le onde con il quale il nostro protagonista cerca sollievo al suo tormento.
Fonte foto: gazzettadelsud.it
Colapesce e Dimartino portano a Sanremo un brano che ribalta gli stereotipi delle classiche canzonette estive. Sarà un pezzo veloce, ritmato ma con sonorità vintage. Io spero solo che sia ancora una canzone non urlata e piacevole da ascoltare come le altre che hanno prodotto fino ad oggi.
Monica Giovanna Binotto è un nome lungo e ingombrante ma è il mio da 57 anni e ormai mi ci sono affezionata. Ho sempre amato leggere. Fin da bambina. E anche scrivere, ma senza mai crederci veramente. Questo mi ha aiutato negli studi. Ho una laurea in Economia e Commercio e una in Psicologia dello Sviluppo. Da cinque anni faccio parte di un gruppo di lettrici a voce alta, le VerbaManent, con il quale facciamo reading su tematiche importanti sempre inquadrate da un’ottica femminile e mi occupo di fare ricerche e di scrivere e assemblare i copioni. Negli ultimi due anni, per colpa o merito di questa brutta pandemia che ci ha costretti in casa per lunghi periodi, ho partecipato a diverse gare di racconti su varie pagine Facebook e mi sto divertendo tantissimo anche perché ho conosciuto tante belle persone che condividono i miei stessi interessi.