Il Teatro: la casa dell’espressione

Nell’anno appena conclusosi ci ha lasciato uno dei più grandi attori italiani, che del teatro ha fatto la sua casa e la sua missione: Gigi Proietti. Egli cominciava ogni spettacolo dando il benvenuto allo spettatore e dicendo che a teatro “tutto è finto ma nulla è falso”.

La cornice teatrale consente, infatti, allo spettatore di immergersi nelle vite dei personaggi in modo unico poiché tra attore e spettatore non c’è alcun ostacolo fisico, ma anzi si assiste ad una condivisione dello spazio. Le emozioni e i sentimenti si esprimono in tutta la loro potenza e rendono unica ogni rappresentazione scenica.

L’Italia possiede un patrimonio teatrale inestimabile in ogni Regione. Di seguito la descrizione di alcuni dei più importanti teatri italiani.

1. Teatro San Carlo, Napoli

Il Teatro San Carlo fu inaugurato nel 1737 in occasione dell’onomastico Carlo Borbone ed è il più antico d’Europa ed il primo ad aver istituito una scuola per la danza. Il Teatro fu ricostruito in soli 9 mesi con un progetto dal toscano Niccolini dopo che nel 1816 un incendio lo distrusse. La sua acustica è considerata perfetta e tra i suoi primati spicca un evento storico: il San Carlo è il primo teatro in Italia a riaprire dopo la seconda guerra mondiale.

2. Teatro alla Scala, Milano

Il nome deriva dalla chiesa che sorgeva al suo posto, Chiesa di Santa Maria alla Scala. Nato nel 1778 a seguito della distruzione del Teatro Ducale che lo ha preceduto, è situato in una delle vie principali del centro di Milano. Nel progettarlo Piermarini si ispirò al Teatro San Carlo di Napoli.

Gli spazi del teatro venivano un tempo utilizzati per eventi privati. La Scala è considerato uno dei teatri d’opera più importanti al mondo; in passato ospitò artisti come Giuseppe Verdi che vi rappresentò il Nabucco, Toscanini, Wagner e Puccini. Il teatro subì danni architettonici a seguito dei bombardamenti del 1943 ma, come disse lo stesso Stendhal in uno dei suoi scritti, è impossibile immaginare nulla di più grande, più solenne e nuovo.

3. Teatro della Pergola, Firenze 

Altra Regione, altra eccellenza. Il Teatro della Pergola prese questo nome dall’omonima via che ospitava un pergolato che costeggiava la via nel periodo rinascimentale. In questo teatro nacque il genere del melodramma, dal quale si sviluppò l’opera lirica. Nel 2013 venne apposta una targa nella facciata in onore di un maestro teatrale, Orazio Costa Giovangigli. L’intestazione comincia così:

Se sapete che il vostro strumento siete voi stessi,
conoscente anzitutto il vostro strumento,
consapevoli che è lo stesso strumento
che danza, che canta, che inventa le parole e crea i sentimenti
[…]

4. Teatro Regio, Parma 

Spostiamoci in Emilia Romagna per descrivere un altro splendido esempio di architettura. Il teatro Regio nacque per volontà della duchessa Maria Luigia D’Asburgo- Lorena, moglie di Napoleone e venne inaugurato nel 1829 con Zaira, un’opera di Bellini. Lo stile è neoclassico e la facciata è caratterizzata da un colonnato di ordine ionico e da una finestra che si apre nella parte alta. Il teatro è testimonianza tangibile di cambiamenti ottocenteschi e del secolo ventesimo passando da Rossini e Verdi al periodo realistico di Mascagni e Puccini.

5. Teatro La Fenice, Venezia

Concludiamo con una perla architettonica che si trova in una delle città più caratteristiche del mondo: Venezia. Il Gran Teatro la Fenice fu inaugurato nel 1792 e nel corso dei secoli due volte distrutto e ricostruito, nel 1837 e nel 2003. Il nome del Teatro ricorda l’uccello mitologico di fuoco capace di rinascere dalle sue ceneri. L’ultima ricostruzione è avvenuta fedelmente, mantenendo la sua architettura nobile e discreta che non sfocia mai nello sfarzo estremo. La breve rassegna di questi teatri che spazia dal 700 ad oggi, si conclude con un esempio che ritrae il periodo storico attuale: un periodo di cambiamenti e distruzioni che possono però portare a nuovi modi per reinventarsi. Il teatro come istituzione rappresenta la massima forma di espressione umana che si tramanda dall’epoca dei grandi tragediografi greci.

L’ auspicio è che presto i sipari si possano riaprire e i cittadini ricominciare ad emozionarsi nei luoghi in cui la Cultura è il personaggio principale.