Ogni cultura, nazionale regionale o ancora più delimitata, ha le sue tradizioni anche in campo culinario. Il Biscotto bresciano è un esempio perfetto di questi cibi dalle antiche origini. È un dolce tipicamente natalizio, che però viene commercializzato già dai primi di novembre e che, comunque, è buono tutto l’anno.
Caratteristiche del Biscotto bresciano
È un biscotto molto semplice che ricorda i sapori e i profumi delle vecchie e calde cucine delle nonne. Sano, rustico e nutriente costituisce un’ottima merenda sia da solo che con una bella tazza di latte o di the. La particolarità del sapore di questo biscotto è dovuta ad alcuni ingredienti che possono essere usati quali il marsala, la vaniglia e il miele. Nella versione di Luca Montersino è chiamato biscotto al latte in quanto questo ingrediente costituisce un quarto dell’impasto.
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Perché si chiama biscotto?
L’origine del nome di questo dolcetto sembra potersi far risalire al tipo di cottura. “Biscotto” indica che c’è una doppia cottura e infatti le teglie di biscotti devono essere infornate una prima volta e poi lasciate riposare per far sì che i dolcetti si asciughino bene. Successivamente andranno nuovamente infornate ma ad una temperatura più bassa per favorire la doratura della superficie.
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Ingredienti
Per preparare questi biscotti ci occorrono:
- 500 g. di farina doppio zero,
- 200 g. di zucchero semolato,
- un uovo intero e tre tuorli,
- 100 g. di burro a temperatura ambiente,
- 10 g. di ammoniaca per dolci, mezza bacca di vaniglia,
- 50 ml di latte,
- la buccia grattugiata di un limone non trattato.
A piacere si può sostituire il burro con olio e una quantità maggiore di latte e aggiungere miele o marsala per un sapore più deciso. Servirà poi dell’uovo e dello zucchero per spennellare la superficie.
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Preparazione
Iniziare montando il burro e lo zucchero e aggiungendo via via la vaniglia e la buccia del limone, l’uovo e gli albumi sbattuti, quindi amalgamare ben bene. In un po’ di latte sciogliere l’ammoniaca per dolci e incorporarla. Infine, unire la farina setacciata. Una volta ottenuto un bell’impasto uniforme lo si stende ad uno spessore di 4 mm e si ritagliano dei piccoli rettangoli. Si cosparge, quindi, con l’uovo sbattuto e lo zucchero. Mettere in forno caldo a 180° per circa 20 minuti poi sfornare i biscotti, lasciarli raffreddare e quindi rimetterli in forno a 150° per completare la doratura (ci vorranno altri 5/10 minuti). Nella seconda cottura lo sportello del forno va tenuto socchiuso.
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Il parere dello Chef
Iginio Massari, titolare della Pasticceria Veneto, particolarmente legato alle tradizioni culinarie bresciane ha dichiarato:
“Il Biscotto Bresciano è l’unico che ha realmente il diritto di chiamarsi ‘biscotto’. Il nome infatti significa ‘cotto due volte’. È un biscotto da inzuppo, con sfumature dolci e una friabilità data dal poco burro. Questo dolce rustico riflette il carattere tipico delle genti bresciane: grande intelligenza e manualità a dispetto della povertà delle materie prime”.
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Monica Giovanna Binotto è un nome lungo e ingombrante ma è il mio da 57 anni e ormai mi ci sono affezionata. Ho sempre amato leggere. Fin da bambina. E anche scrivere, ma senza mai crederci veramente. Questo mi ha aiutato negli studi. Ho una laurea in Economia e Commercio e una in Psicologia dello Sviluppo. Da cinque anni faccio parte di un gruppo di lettrici a voce alta, le VerbaManent, con il quale facciamo reading su tematiche importanti sempre inquadrate da un’ottica femminile e mi occupo di fare ricerche e di scrivere e assemblare i copioni. Negli ultimi due anni, per colpa o merito di questa brutta pandemia che ci ha costretti in casa per lunghi periodi, ho partecipato a diverse gare di racconti su varie pagine Facebook e mi sto divertendo tantissimo anche perché ho conosciuto tante belle persone che condividono i miei stessi interessi.