La soppressata molisana, storia e caratteristiche

La soppressata molisana, storia e caratteristiche

Fonte foto: granconsigliodellaforchetta.it

La soppressata molisana è un salume tipico di alcune zone del Molise, tra cui Rionero Sannitico, Macchiagódena, Montenero di Bisaccia e Castel del Giudice. Veniva già prodotta nel Regno di Napoli nella prima metà dell’Ottocento e, ancora oggi, è molto gradita e viene consumata abitualmente.

Preparazione e caratteristiche

Viene preparata con le parti più nobili del maiale, ovvero il filetto, i lombi e, a volte, il capocollo. Il grasso presente costituisce solo il 3% della preparazione ed è costituito dal lardello. A questi ingredienti macinati, viene aggiunto il pepe in grani e poi, il tutto, viene insaccato in budello esclusivamente naturale.

Per far sì che assuma il suo caratteristico colore rosso, la soppressata molisana viene lasciata asciugare in luoghi protetti ma areati, riscaldati attraverso il fuoco. La legna scelta per ardere, di conseguenza, conferisce al prodotto finale una leggera affumicatura che ne esalta le qualità. In un secondo momento, essa viene fatta stagionare per alcuni mesi in stanze fresche dedicate a questa funzione. A questo punto, la soppressata è pronta per essere gustata.

Come consumare la soppressata molisana

L’impasto, sebbene sia compatto al taglio, si presenta morbidissimo al palato. L’ideale è consumare questo salame su crostini o sul pane, anche se il suo utilizzo è davvero versatile. Per conservare al meglio la soppressata, è necessario metterla in un barattolo di vetro e coprirla con la sugna. Che ne dite di una ricetta davvero sfiziosa per poterla gustare in tutto il suo splendore?

Cavatelli al sugo con soppressata

– 500 gr di cavatelli

– 6 costine di maiale

– 500 gr di soppressata tagliata a dadini

– 1 cipolla, 1 costa di sedano e 1 carota

– 500 gr di pomodori pelati o passata

– olio extravergine d’oliva q.b.

– vino rosso q.b.

– sale q.b.

Procedimento:

Versare l’olio in una pentola con il fondo spesso. Aggiungere le verdure tritate e rosolare. Aggiungere le costine di maiale e la soppressata. Lasciare rosolare ancora qualche minuto e sfumare con il vino. Successivamente aggiungere i pelati, il sale e coprire con acqua. Abbassare la fiamma e lasciare cuocere il sugo per due ore. Quando il sugo sarà pronto, si potranno prelevare le costine e metterle su un vassoio a parte, così da utilizzarle come secondo piatto. Cuocere i cavatelli in abbondante acqua salata. Una volta scolati, condirli con il sugo.

Buon appetito!