Chi non ha mai mangiato almeno una volta nella vita l’insalata caprese? Una pietanza semplicissima, fatta di pochi ingredienti (tra l’altro genuini) e davvero veloce nella preparazione, in estate diventa un must della cucina italiana, tanto da essere proposta in varie versioni.
Tuttavia, in quest’articolo parleremo della sua versione classica, nonché della sua storia, che sembra essere davvero curiosa e insolita, sicuramente contraria a quanto ci potremmo aspettare. Scopriamo insieme la nascita e la preparazione di questo piatto tipico!
Hai fame e non vuoi appesantirti?
Viene servita come antipasto, ma va benissimo anche come piatto unico. Una buona caprese è preparata, in ogni caso, con dei prodotti di ottima qualità. Quali sono? Il primo ingrediente è sicuramente il pomodoro, in particolar modo la varietà cuore di bue; il secondo è della buona e fresca mozzarella di bufala, mentre l’ultimo è una “manciata” di foglie di basilico fresco.
Per insaporire ancora di più la nostra preparazione, non dimenticate di aggiungere olio di oliva (mi raccomando, un buon extravergine) e sale! Potete insaporire ancor di più la vostra caprese aggiungendo dell’origano e, assieme ai “pomodori grandi”, un mix di pomodorini delle varietà datterino e ciliegino.
Et voilà, in soli dieci minuti avete preparato un piatto leggero (o comunque non così pesante come uno gnocchetto di pane alla Collescipolana) e soprattutto fresco! Ricordo che questa è, comunque, la ricetta originale: le rivisitazioni sono molte e aggiungono sicuramente qualcosina in più a una pietanza già genuina di suo. Basti pensare che esiste una rivisitazione che prevede l’utilizzo di broccoli, aglio, latte intero e melanzane, pinoli e uova di quaglia.
Fonte foto: masterchef.it
Ma come è nata questa ricetta?
Come ogni pietanza iconica, può vantare di origini leggendarie che accompagnano quelle storiche, qualora queste ultime si conoscano. Questo è il caso della nostra insalata caprese: la leggenda vuole, infatti, che sia stata inventata da un muratore piuttosto patriottico che adorava farcire il suo panino con i colori dell’Italia, riassumibili facilmente nel basilico, nella mozzarella e nel pomodoro.
In realtà, pare che la sua origine si faccia risalire a ben cento anni fa, agli inizi degli anni ’20, nell’Hotel Quisisana di Capri. Qui pare che fosse stata organizzata una vera e propria cena futurista, organizzata per quello che viene considerato il fondatore del suddetto movimento, ossia il poeta e scrittore Filippo Tommaso Marinetti.
Qualcuno, infatti, voleva stupire il poeta portando questa particolare insalata che, oltre a rappresentare l’Italia, riusciva a contrapporsi al grande classico della nostra cucina: la pasta. Quest’ultima, infatti, veniva definita da Marinetti come una passatista di pesantezza.
C’è anche una storia curiosa su questo piatto
Le cronache cittadine degli anni ’50 ci informano su una curiosità che coinvolse addirittura l’allora sovrano d’Egitto re Farouk. Questi, infatti, si era recato a Capri nel 1951 e chiese un piatto veloce che potesse placargli la fame, dunque si era ritrovato a gustare un fragrante panino con pomodori, mozzarella e basilico.
A quanto pare, il re apprezzò moltissimo questo “strano piatto”, certamente non studiato per pranzi principeschi e banchetti regali. Eppure, sembra che una caprese fatta bene possa estasiare persino un nobile palato, come è stato quello di re Farouk.
Classe 1996. Sono appassionata di molte cose, tra cui la fotografia.
Nasco in un borgo del Centro Italia e quando ne ho la possibilità faccio dei piccoli viaggi (o gite fuori porta, come preferite) nei luoghi più disparati della mia terra, ossia proprio l’Italia Centrale.
Quella di Hermesmagazine è la mia prima esperienza in assoluto da pubblicista; dietro le quinte ho curato, insieme ad altre persone, i testi di alcuni articoli per il sito leviedelcinema.it (Rassegna del film restaurato che si tiene non molto lontano da casa mia). Nel tempo libero gestisco una piattaforma personale in cui ho catalogato i miei scatti in giro per il Centro Italia (e non solo) e in cui scrivo qualcosa riguardo i miei spostamenti.