Con il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) abbiamo avuto modo di conoscere e sentire la parola agro-fotovoltaico in diverse occasioni, ma cosa sono?
In passato è stato possibile installare i pannelli fotovoltaici direttamente sul terreno agricolo, senza la possibilità di crescita da parte di nessuna coltura, nè di pascolo di nessun animale oppure venivano montate su costruzioni agricole come, ad esempio, stalle, serre o locali di produzione ma adesso, invece, è possibile installarli su spazi produttivi agricoli cosa che prima non era possibile.
In particolare, il sistema permette di sfruttare il suolo coltivabile, o già coltivato, per produrre contemporaneamente energia utilizzabile direttamente in loco e cibo (ma non solo) il che permetterebbe alle aziende agricole di trasformarsi così in un’imprese agro-energetica.
L’impianto prevede l’installazione di moduli fotovoltaici su terreni agricoli sollevati da terra di diversi metri assicurando lo svolgimento delle normali pratiche colturali. Il pannello fotovoltaico è formato da tante celle composte da silicio, un materiale semiconduttore che riesce a trasformare l’energia derivante dal sole in energia elettrica.
Se opportunamente progettato e realizzato potrebbe creare nuove opportunità per il comparto agricolo, poiché può costituire una soluzione per ottenere una maggiore valorizzazione economica delle superfici agricole, soprattutto se in aree marginali o svantaggiate, e lo sviluppo sostenibile delle energie da fonti rinnovabili. È importante che la realizzazione di un impianto agro-fotovoltaico, su un terreno coltivabile non comprometta la normale attività agricola, per cui è utile affidarsi a validi professionisti, come la figura del dottore agronomo.
Le università e gli enti di ricerca in sinergia alle società private, hanno avviato numerosi studi per analizzare quali sono le colture più adatte a questo tipo di impianto, come si sviluppano e quali sono i problemi che possono presentarsi con la presenza dei pannelli.
Può essere installato su vigneti, colture erbacee e colture arboree, ma tutto dipende se la coltura può resistere all’ombreggiamento e pertanto non abbiano ripercussioni sulla resa. I pannelli devono essere abbastanza alti per poter permettere il passaggio di trattrici agricole, elementi essenziali per l’agricoltura moderna.
Ma quali saranno gli impatti agronomici? Quali saranno gli effetti che il peso del pannello creerà al suolo? Quali saranno i vantaggi di una coltura “protetta” dai pannelli fotovoltaici? Quali saranno gli effetti sulla resa delle colture? L’ombra del pannello fotovoltaico può creare rallentamenti nella crescita delle piante? Avrà quale ripercussione sull’agrobiodiversità?
Nata a Napoli nel 1989, sono agronomo e sommelier del vino, animata da una profonda passione per la natura e i suoi straordinari doni. Dedico il mio tempo ad esplorare e valorizzare tutto ciò che la terra ci offre, coniugando competenze tecniche e un sincero amore per l’ambiente.