Chi decide di trascorrere qualche giorno in Toscana, parte sapendo che avrà solo l’imbarazzo della scelta, tra le meraviglie naturali e artistiche che la regione offre.
Anche al di fuori degli itinerari più famosi si possono trovare delle chicche davvero particolari. Infatti, per quanto si possa conoscere la regione, ci saranno sempre nuovi posti da scoprire per rendere più interessanti le nostre vacanze.
Lagacci
In provincia di Pistoia, Lagacci frazione del comune di Sambuca Pistoiese, è più conosciuto come “Il paese dei proverbi”.
Per tutte le vie del borgo sono visibili tavolette in legno sulle quali sono incisi proverbi e modi di dire legati alle tradizioni locali. Il tutto è nato una decina di anni fa dall’idea di alcuni abitanti della frazione che si sono dedicati a ricercare questi detti tradizionali.
Lagacci attira in estate un buon numero di turisti che vengono anche per godersi la tranquillità e il verde dei boschi.
Fonte foto: facebook.com
Sentierelsa
Questo sentiero da trekking deve il suo nome al fatto che si snoda lungo il fiume Elsa. Si trova infatti in provincia di Siena, nel comune di Colle Val d’Elsa. Si tratta di uno dei percorsi naturalistici più belli dell’intera regione.
Percorrendo questo sentiero si ha modo di ammirare le acque azzurre e cristalline del fiume e non solo. Si possono incontrare cascate e attraversare ponti di roccia. Nelle giornate più calde si potrà approfittare delle vasche naturali per fare un bel bagno rigenerante.
Fonte foto: travel.thewom.it
San Pellegrino in Alpe
È una borgo, in provincia di Lucca, a 1525 m. sul livello del mare, ove riposano le spoglie di San Pellegrino morto nel 643 d.C. Vuole la leggenda che S. Pellegrino, figlio del re di Scozia, rinunciasse alla corona. Per volere divino intraprese un lungo pellegrinaggio e arrivò in questo luogo tra le brulle vette del Cusna, Rondinaio e Cimone. Ancora oggi il borgo è meta di pellegrinaggi al Santuario che ospita le urne in cui riposano San Pellegrino e San Bianco. La particolarità è che il santuario è tagliato longitudinalmente in parti uguali e contrapposte dal confine tra la regione Toscana e la regione Emilia Romagna. Di conseguenza i santi riposano con il capo e il busto in Emilia e il resto del corpo in Toscana.
Fonte foto: wikipedia.org
Curiosità a Firenze
Per chi vuole comprendere anche la città di Firenze nel suo tour ci sono comunque cose da scoprire. Una visita al Museo-Bottega del maestro Alessandro Dari ci farà rimanere a bocca aperta. I gioielli e le sculture che vi si possono ammirare sono delle vere e proprie opere d’arte. Si potrebbe poi organizzare una caccia al tesoro alla ricerca dei segnali stradali realizzati dall’artista Clet. Se passate dalla casa di Dante, non dimenticate di individuare la pietra le cui fattezze ricordano il viso del Sommo Poeta. E’ posta sulla pavimentazione esterna ed è facilmente localizzabile. Sulla destra del portone d’ingresso a Palazzo Vecchio, poi, vi è una pietra che mostra il profilo di un volto misterioso. Qualcuno sostiene sia opera di Michelangelo.
Fonte foto: gqitalia.it
Cose da scoprire a Siena
Chi preferisce la famosa città del Palio ha pure diverse cose da andare a ritrovare. A circa cinquecento metri da Piazza del Campo vi è l’Orto dei Pecci. Qui si trova la ricostruzione di un orto urbano di stile medievale. Vi si coltivano piante officinali e aromatiche. In via del Refe Nero, invece, prestate attenzione ad una gabbia in ferro battuto che penzola sulle vostre teste. In essa è custodita una testa mozzata, anch’essa ovviamente in ferro battuto. Sulla scalinata al lato del Battistero una croce incisa su un gradino individua il punto esatto in cui sarebbe caduta Santa Caterina per una spinta del Maligno. Infine, tra le pietre della parete esterna sinistra del Duomo, si trova il “quadrato magico”. Si tratta di una piccola epigrafe sulla quale sono incise cinque parole, ciascuna di cinque lettere, che, nella loro interezza, risultano palindrome.
Fonte foto: toscanainside.com
Credo che le indicazioni siano abbastanza precise e le mete interessanti. Non mi resta che augurarvi buon viaggio.
Monica Giovanna Binotto è un nome lungo e ingombrante ma è il mio da 57 anni e ormai mi ci sono affezionata. Ho sempre amato leggere. Fin da bambina. E anche scrivere, ma senza mai crederci veramente. Questo mi ha aiutato negli studi. Ho una laurea in Economia e Commercio e una in Psicologia dello Sviluppo. Da cinque anni faccio parte di un gruppo di lettrici a voce alta, le VerbaManent, con il quale facciamo reading su tematiche importanti sempre inquadrate da un’ottica femminile e mi occupo di fare ricerche e di scrivere e assemblare i copioni. Negli ultimi due anni, per colpa o merito di questa brutta pandemia che ci ha costretti in casa per lunghi periodi, ho partecipato a diverse gare di racconti su varie pagine Facebook e mi sto divertendo tantissimo anche perché ho conosciuto tante belle persone che condividono i miei stessi interessi.