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Mandorle e cioccolato, questi i principali ingredienti della torta caprese, il dolce campano famoso per essere nato da un errore.
Eh sì, perché chi lo inventò, circa un secolo fa, voleva preparare una semplice torta alle mandorle, ma dimenticò un ingrediente essenziale.
Curiosi di scoprire quale? Continuate a leggere.
Le origini della Caprese
Tante sono le storie che raccontano di invenzioni o scoperte involontarie e le origini della torta caprese ne fanno parte.
Pare, infatti, che dobbiamo ringraziare la distrazione di un certo Carmine Di Fiore, cuoco e pasticciere caprese, che nel 1920 venne incaricato di preparare una torta alle mandorle per tre malavitosi americani giunti sull’Isola di Capri per incontrarsi con Al Capone.
Sarà stata la delicatezza dell’incarico, la fretta o chissà cosa, ma il pasticciere dimenticò un importante ingrediente: la farina! Quando si accorse della distrazione era ormai troppo tardi per rimediare, tanto valeva attendere la fine della cottura e sperare che venisse fuori qualcosa di commestibile.
Ma il risultato andò oltre le sue aspettative: la torta risultò una vera prelibatezza, morbida al centro e croccante fuori; un dolce destinato a diventare un capolavoro dell’arte dolciaria partenopea, al pari del ben più antico babà.
Il cuoco caprese ottenne il plauso dei tre americani e, da allora, continuò a preparare la sua torta senza farina, diffondendola anche nel resto della regione, in particolar modo sulla Costiera Amalfitana e sulla Penisola Sorrentina.
La ricetta originale
Ingredienti per 6 persone:
- 300 g di mandorle pelate e tritate
- 250 g di cioccolato fondente
- 200 g di zucchero a velo + 15 g per la guarnizione
- 250 g di burro
- 5 uova
Procedimento:
Preliminari: Prima di iniziare è importante sapere che oltre alla farina, nella caprese non è previsto il lievito. Il processo di lievitazione sarà dunque assicurato dagli albumi che vanno montati a neve fermissima. Un trucchetto, in tal senso, può essere quello di riporre un contenitore alto e stretto in freezer per 10 minuti.
Questo tempo può essere utilizzato anche per fondere il burro e, a parte, fondere il cioccolato a bagnomaria.
- Separare i tuorli dagli albumi e, in una ciotola capiente, con l’aiuto di uno sbattitore elettrico, montare i tuorli insieme allo zucchero, fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso.
- Unire il burro fuso.
- Tritare le mandorle fino ad ottenere una farina ed unitela al composto e mescolare accuratamente.
- Unire il cioccolato fuso e continuare a mescolare. È bene lasciar riposare il composto per 5 minuti.
- Nel frattempo, estraete il contenitore dal freezer e utilizzatelo per montarci dentro gli albumi a neve fermissima che permetteranno alla torta di crescere.
- Gli albumi montati vanno uniti al resto dell’impasto un po’ alla volta e molto delicatamente, con movimenti dal basso verso l’alto per evitare di smontarli.
- Imburrate e infarinate una teglia, versate il composto e fare cuocere a 160° per un’ora.
La cottura, per questo tipo di dolce deve essere lenta, affinché si cuocia bene senza asciugarsi troppo. - Quando la superficie vi sembrerà lucida, procedete con la prova dello stuzzicadenti: immergetelo al centro della torta, se estraendolo risulterà umido, proseguite la cottura per qualche minuto ancora, se al contrario ne uscirà asciutto, allora la torta è pronta. Spegnete il forno e fate raffreddare la torta.
- Una volta raffreddata sistematela sul piatto da portata e cospargetela di zucchero a velo.
Le varianti
Diverse sono le varianti di questo dolce, una delle più famose è la torta caprese al limone, che non prevede il cioccolato. Alle mandorle, infatti, si aggiunge il succo e la scorza grattugiata di due limoni. I più temerari possono aggiungere anche un mezzo bicchiere di limoncello.
Vista la burrosità del pistacchio, questa versione non prevede l’uso di burro.
Fonte foto: ilgiorrnaledelcibo.it
C’è, inoltre, anche chi preferisce utilizzare la ricetta originale sostituendo semplicemente il cioccolato con il cacao amaro, per un gusto più deciso, e aromatizzare con una bacca di vaniglia e un cucchiaino di essenza di rhum.
Qualcun altro, ancora, preferisce aggiungere un po’ di lievito, per ottenere una torta più alta e spugnosa.
Insomma, la torta caprese è un dolce che accontenterà tutti i palati, basta solo provare e trovare la versione che ci piace di più.
Classe ’84, laureata in lingue straniere e discipline dello spettacolo. Ama il cinema, le serie tv, il teatro, l’arte e la scrittura. Indossa spesso gli occhiali da sole “per avere più carisma e sintomatico mistero”.
Ha scritto due fumetti (“I Voccapierto’s – Le Origini” e “I Voccapierto’s – Back to the Vocca”) e ogni tanto insegna quel poco che ha imparato in giro. Il resto del tempo aspetta che suo figlio si addormenti per leggere un libro.