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Oggi è la festa della mamma e uno dei modi migliori per celebrarla è sicuramente dedicandole una canzone. Se vi state chiedendo quale possa essere la più adatta, dovete sapere che sono veramente numerose. Dediche ricche d’amore e dolcezza, per sottolineare l’importanza della figura materna ed esternare con gratitudine la gioia di poterne assaporare la presenza. Altre volte sono rivolte invece ad una mamma che purtroppo non c’è più, per renderla in qualche modo immortale.
Qui ne troverete dieci, tra recenti e più datate, dalla più classica alla più moderna. E così, dopo gli articoli di canzoni dedicate ai figli e quelle dedicate ai papà, eccone uno dove ci soffermeremo sulle canzoni dedicate alla mamma. Cominciamo.
Mama, Spice Girls
So now, I see through your eyes
All that you did was love
Iniziamo con una canzone per i più nostalgici, facendo un salto nel passato. Precisamente nel 1996. Come dimenticare le mitiche Spice Girls? La girl band riuscì ad incantare e conquistare numerosissimi fan in tutto il mondo, lasciando il segno in particolar modo alla generazione degli anni ’90. In “Mama”, canzone del loro album d’esordio, parlano di come il rapporto tra mamma e figli adolescenti possa essere conflittuale. Per poi fortificarsi con il raggiungimento dell’età adulta.
Portami a ballare, Luca Barbarossa
Dai mamma dai
questa sera lasciamo qua
i tuoi problemi e quei discorsi
sulle rughe e sull’età
Era il 1992 quando Luca Barbarossa portò a casa la vittoria al Festival di Sanremo con la sua “Portami a ballare”. Un testo commovente dedicato alla madre dell’artista, dove le chiede scusa per tutte le volte in cui è stato e sarà costretto a starle lontano. Ricordandole però quanto sia importante per lui la sua presenza.
7+3, Ultimo
Tu porti un bambino a camminar da solo
Scoprendo che è a terra che diventa un uomo
Tu porti l’immenso dentro un mio discorso
E se scrivo di te non metterò mai un punto
Uscita nel dicembre 2020, questa canzone è stata scritta da Niccolò Moriconi in arte Ultimo. Di getto e in pochi minuti, come lui stesso ha dichiarato. Un testo dolce e delicato, dove il giovane cantautore si rivolge alla madre ricordandole quanto per lui sia importante. Si trova nel suo quarto album, “Solo”.
La mamma, Luca Carboni
Una mamma ti passa la vita
E poi sparisce in silenzio
Quel silenzio di sicuro non so
Ti rimane un po’ dentro
Questa canzone di Luca Carboni fa parte dell’album “Forever”. Scritta nel 1985, è forse una delle sue canzoni meno celebri, ma non per questo non è degna di nota. Il cantante bolognese in questo testo ci ricorda quanto una mamma sia disposta a fare per i propri figli, senza mai tirarsi indietro.
Tracce di te, Francesco Renga
Sai di te, ho sempre quel ricordo
seduta mi accarezzi il volto e poi
resti li con quel sorriso sordo
di chi sa che ha finito i giorni suoi.
Torniamo ora al Festival di Sanremo, questa volta nel 2002. Quell’anno Francesco Renga si piazzò all’ottavo posto con una canzone davvero commovente. In “Tracce di te” parla alla mamma morta a soli 52 anni. L’ennesima dimostrazione di quanto possa essere importante per un cantautore utilizzare la musica per liberarsi dai macigni che tiene nel cuore.
In bianco e nero, Carmen Consoli
Era la festa del suo compleanno
un bianco e nero sbiadito
Guardo mia madre a quei tempi e rivedo
il mio stesso sorriso
Sembra proprio che uno dei temi preferiti del Festival della canzone italiana sia la mamma! Ed infatti nel 2000 Carmen Consoli partecipò con un brano a lei dedicato. Il testo trae ispirazione da una fotografia in bianco e nero dove “la cantantessa” vede in lei delle somiglianze fisiche. Anche se, nonostante questo, tra le due vi sono dissapori di varia natura.
Madre, Gianluca Grignani
Oh, madre ti ricordi da bambino
Quando con la mano inseguivo piano
La bianca scia di un aeroplano
Tra i palazzi del cielo di Milano
Nel 2014 uscì “A volte esagero”, decimo album di Gianluca Grignani. Qui si trova “Madre”, dove l’artista le spiega quanto sia stato difficile per lui avere a che fare con la sua freddezza. E quanto gli siano mancati i suoi sorrisi e le sue carezze.
Thinking of you, Lenny Kravitz
Tell me mama how is freedom?
Oh I’m thinking of you
And all the things that you wanted me to be
And I’m trying now
Oh I’m thinking of you
Singolo estratto dall’album “5” di Lenny Kravitz, venne pubblicato nel 1999. Anche questa volta ci troviamo davanti ad un testo commovente, dove il cantante si rivolge alla madre morta quattro anni prima. Chiedendole cosa si prova ad essere liberi, e chiedendole scusa se non ha voluto seguire i suoi conigli, preferendo fare di testa propria. Promettendole però di fare di tutto per essere migliore.
Per sempre, Luciano Ligabue
E lei che dice quanto mi ama
E io che mi fido
E lei che mi toccava per prima
La sua mano bambina
Questa canzone scritta ed interpretata da Luciano Ligabue è dedicata non solo alla mamma del cantante, ma anche al papà. Qui l’artista si rivolge ai genitori, ricordando degli episodi di vita quotidiana vissuti sulla sua pelle e che ricorderà Per sempre. Pubblicata come singolo nel 2014, fa parte dell’album Mondovisione.
Mamma, Claudio Villa
Mamma, ma la canzone mia più bella sei tu
Sei tu la vita
E per la vita non ti lascio mai più
Concludo questo articolo con un grande classico della musica italiana. Una delle canzoni più conosciute e commoventi dedicata alle mamme è di Beniamino Gigli, anche se in molti la attribuiscono a Claudio Villa il quale ne fece una meravigliosa cover. Composta nel 1940 da Cesare Andrea Bixio e Bixio Cherubini, fece da colonna sonora al film Mamma, che però non ebbe lo stesso successo della canzone.
Anche questa volta siamo arrivati alla fine del nostro articolo. E voi quale canzone preferite? Fatecelo sapere e, nel frattempo, auguri a tutte le mamme!
Sono quella che in prima elementare si annoiava mentre la maestra spiegava le lettere dell’alfabeto ai suoi compagni di classe, perché le conosceva già da almeno un anno. Sin da quei tempi, durante i temi in classe sarei stata capace di riempire con pensieri e parole dieci fogli protocollo. Scrivere per me è un’esigenza, la mia costante, una delle poche cose che mi fanno realmente sentire giusta in questo mondo, insieme alla gentilezza e ai miei sorrisi. Trentatré anni, diplomata come tecnico dei servizi sociali e qualificata assistente di studio odontoiatrico, ho cambiato diverse volte strada, ma il bisogno di scrivere mi ha sempre seguito come se fosse la mia ombra.