Cosa vuol dire esattamente “pasta ca’ muddica atturrata“? No, non si sta parlando di una pasta con una torretta di controllo al centro del piatto. I termini muddica e atturrata significano rispettivamente mollica e abbrustolita. Dunque, ci troviamo al cospetto di un primo piatto che prevede l’aggiunta di mollica di pane ben “abbronzata”, cotta in padella.
Sebbene ad oggi si possa storcere il naso di fronte a questa ricetta, in realtà la pasta ca’ muddica atturrata è un must in quel di Sicilia. È, infatti, uno dei piatti tipici più popolari dell’isola, e la sua squisitezza unita alla sua semplicità nel prepararla ti faranno cambiare immediatamente idea!
Tuttavia, prima di passare alla ricetta, e dunque alla preparazione, indaghiamo sulle origini di questo primo piatto tipico della cucina di una delle regioni più belle d’Italia.
Fonte foto: lacassataceliaca.it
Come nasce la pasta ca’ muddica atturrata?
Fino a pochi anni fa, lo spreco di cibo era considerato un atto spregevole, quasi equiparabile al peccato mortale. Dunque, la gente era solita non buttare via mai niente, preferendo il riciclo di tutti quegli scarti alimentari che tutto sommato potevano essere riutilizzati.
La mollica del pane rientrava in questi scarti riciclabili, e quindi veniva impiegata come condimento di questo primo piatto. Ovviamente non veniva lasciata sola: sale e pepe, qualora ce ne fossero, non sarebbero assolutamente mancati! Poi, certamente, la ricetta originaria si è evoluta col passare del tempo. In ogni caso, la pasta ca’ muddica atturrata è rimasta un’icona locale che ad oggi rappresenta uno dei piatti poveri per eccellenza.
Non solo: questa pietanza mostra all’Italia e al mondo intero la straordinaria capacità dei siciliani di “dar vita” a cibi eccezionali con pochi e semplici ingredienti.
Fonte foto: primiveloci.it
La ricetta
Per la preparazione della pasta ca’ muddica atturrata nella maniera più vicina alla tradizione, servono pochi ingredienti. Per quattro persone queste sono le dosi:
- 400g di spaghetti
- 2 spicchi d’aglio
- 4 acciughe sott’olio*
- sale e pepe quanto basta
- olio extravergine di oliva quanto basta
Per preparare la cosiddetta muddica atturrata, invece, questi sono gli ingredienti:
- 2 fette di pane
- sale e olio extravergine di oliva quanto basta
Anzitutto si prepara la mollica da abbrustolire, e per farlo bisogna sbriciolare le due fette di pane, ovviamente utilizzandone solo la mollica. Si consiglia di utilizzare un frullatore affinché venga “piccola piccola”. Si scalda, dunque, una padella antiaderente in cui sistemare l’olio, le briciole e il sale. Quindi, si mescola il composto fino a quando la mollica non sarà dorata. A questo punto si toglie la padella dal fuoco e si lascia raffreddare il tutto.
Dopo questo primo passaggio, preparate una pentola con dell’acqua, ovviamente salata a vostro piacimento, e buttate gli spaghetti. Il tempo di cottura è a vostra discrezione, anche se è assai preferibile rimanere nella tipica comfort zone dettata dalla famigerata cottura al dente.
Intanto, in un’altra padella che sia abbastanza capiente, si sistema altro olio e si fanno imbiondire gli spicchi d’aglio. Questi verranno tolti una volta diventati “marroni” e al loro posto verranno aggiunte le acciughe*. Poi si mescola il tutto fino allo scioglimento di queste ultime. Si sistema, poi, il pepe (o il peperoncino, per chi lo preferisse) e si unisce al tutto la pasta appena scolata. Lasciate cuocere ancora un po’ e, se necessario, aggiungete un mestolo d’acqua della pasta.
*= Esiste una variante di questa ricetta senza le acciughe. Diciamo, dunque, che sono facoltative!
Fonte foto: primiveloci.it
Mollica di pane o pangrattato?
Personalmente, vi ho riportato quella che viene definita la ricetta tradizionale, ovvero quella fatta con della vera e propria mollica di pane. Altrimenti, nella sua concezione più “contemporanea”, si può usare anche il pangrattato senza problemi.
Se avete a disposizione quest’ingrediente, potete usarlo al posto delle due fette di pane, e in questo caso il frullatore non vi servirà! Assicuratevi, tuttavia, di usare solo e soltanto la mollica!
Classe 1996. Sono appassionata di molte cose, tra cui la fotografia.
Nasco in un borgo del Centro Italia e quando ne ho la possibilità faccio dei piccoli viaggi (o gite fuori porta, come preferite) nei luoghi più disparati della mia terra, ossia proprio l’Italia Centrale.
Quella di Hermesmagazine è la mia prima esperienza in assoluto da pubblicista; dietro le quinte ho curato, insieme ad altre persone, i testi di alcuni articoli per il sito leviedelcinema.it (Rassegna del film restaurato che si tiene non molto lontano da casa mia). Nel tempo libero gestisco una piattaforma personale in cui ho catalogato i miei scatti in giro per il Centro Italia (e non solo) e in cui scrivo qualcosa riguardo i miei spostamenti.